Un altro anno si è concluso, il terzo da quando è nato Canusium Chronicles. Anche nel 2023 questo blog ha messo a segno una crescita importante: 35.290 visualizzazioni, + 88% sul 2022 quando le visualizzazioni furono 18.775. 11 post nel 2022, 12 nel 2023: un incremento esponenziale quasi a parità di post scritti. Dal 2021, quando le visualizzazioni furono 11.160, alle 35.290 del 2023 i numeri sono più che triplicati. 66.400 il totale delle visualizzazioni: un immenso grazie a tutti quanti hanno cliccato sui link che reindirizzano al sito e ne hanno apprezzato i contenuti. Così come negli anni scorsi, anche nel 2023 hanno continuato a fare numeri interessanti i posti scritti negli anni precedenti. I più letti: Un insolito viaggio tra i murales di Canosa e Le grotte di Canosa: un patrimonio perduto pubblicati nel 2021, quasi degli evergreen.
L’archeologia occupa i primi tre posti nella classifica del 2023: un risultato che può apparire scontato in una città dalla lunghissima storia come Canosa ma così non è. Tanti scrivono di archeologia ma pochi fanno numeri in grado di intercettare un pubblico più ampio e questo impone delle considerazioni che saranno oggetto di un post nel corso di questo anno.
Il 2023 è stato un anno importante sotto un altro profilo: ho ridisegnato il sito. Ora appare molto più lineare e con una migliore esperienza utente che ha permesso di scalare il ranking delle ricerche su Google. Quasi tutti i post si piazzano ai primi posti quando le ricerche ne intercettano l’argomento.
Credo di essermi dilungato un pò. Di seguito la classifica dal 10° al 1° dei post più letti.
10# APPUNTI DI VIAGGIO: IL MERCATO DELLE ERBE DI BOLOGNA
Il Mercato delle Erbe è uno dei luoghi più visitati di Bologna. Ci passano tutti: residenti, turisti, studenti: giornalmente lo frequentano migliaia di visitatori. Ha una lunga storia: fu progettato nel 1910 per dare casa alle bancarelle di generi alimentari spostate lì da Piazza Maggiore.
Potrebbe essere un’idea per rivitalizzare Piazza Galluppi il mercato coperto più antico di Canosa. Oggi la “piazza”, così come identificata dai canosini, versa in uno stato di quasi abbandono, così come parte dell’area circostante. Pochi negozi, tanti box vuoti, tanti locali commerciali ormai dismessi, chiusi e abbandonati da anni.
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9# RESILIENZA E RINASCITA: NATALE NEL BORGO ANTICO DI CANOSA
È l’ultimo post scritto nel 2023. Per la terza volta ho voluto raccontare gli sforzi di un gruppo di residenti del Borgo Antico di Canosa, il “Castello” per i canosini, tesi a ridare dignità al luogo in cui vivono. Era dall’estate del 2023 che non attraversavo quei vicoli dopo il tramonto e durante le festività natalizie, spinto dalla curiosità, ci sono tornato. Ancora una volta gli sforzi di questi cittadini, che hanno fatto propria la massima di JFK: “Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese”, meritano un grande plauso. Si respirava un’aria tipicamente natalizia: luminarie, festoni, rami che richiamano gnomi e in uno dei luoghi più degradati, lungo la recinzione dei ruderi del Castello diventata negli anni luogo di abbandono di rifiuti, dopo un’imponente opera di bonifica è stato allestito il presepe.
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8# BAT PAESAGGIO CULTURALE DIMENTICA LE CAVE DI TUFO DI CANOSA
Ancora una volta una campagna di promozione del territorio organizzata dalla Provincia di Barletta – Andria – Trani non tiene nella giusta considerazione la storia di Canosa.
A noi canosini questa campagna appare piuttosto distopica. Nel video, tra le altre bellezze paesaggistiche della provincia, si vede lo splendido scenario della cava di bauxite di Spinazzola e alcune immagini delle cave di pietra presenti nella campagna tranese. Tutto molto bello ma manca un elemento importante: la cave di tufo di Canosa. Un esempio di archeologia industriale che testimonia lo sviluppo di un comparto di grande importanza per l’economia canosina.
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7# I DIECI POST PIÙ LETTI DEL 2022
L’analisi del 2022, numeri, considerazioni e altre curiosità.
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6# CONCLUSI I LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA DI VIA FALCONE E VIA LA MALFA
Tra i primi dieci, due post riguardano importanti progetti di riqualificazione urbana di Canosa. Il progetto che interessa il principale asse viario della zona 167 fu candidato dall’Amministrazione Morra a valere sul “Programma dell’Abitare Sostenibile e Solidale” ed è stato finanziato per 500.000 euro dalla Regione Puglia con una quota di cofinanziamento comunale di 126.000 euro.
L’dea del progetto candidato al bando nasceva dalla necessità di risolvere diverse criticità che angustiavano i residenti del quartiere.
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5# AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE DELLA VILLA COMUNALE DI CANOSA
Al via la realizzazione di un altro ambizioso progetto di riqualificazione urbana voluto dall’Amministrazione Morra che cambierà volto al più importante polmone verde di Canosa: la Villa Comunale.
Lo studio di fattibilità tecnico economica finanziato a valere sulle risorse del PNRR rilegge il comparto della Villa come una infrastruttura verde urbana e prova ad espanderlo integrandolo con sistemi architettonici e sostenibili, definendo un rapporto osmotico tra il cluster della villa e il resto della città. Infatti oggi il giardino si presenta come una cittadella all’interno della città, con dei confini ben definiti che hanno in parte reso sempre riconoscibile il suo ambito, ma l’hanno anche isolata e circoscritta.
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4# SALVAGUARDARE IL PASSATO: UN FUTURO INCERTO PER LE GROTTE DI CANOSA
A marzo 2021 nel post “Le grotte di Canosa: un patrimonio perduto” raccontavo la storia delle cavità antropiche, per i canosini “le grotte”, presenti nel sottosuolo di Canosa. Ne auspicavo la loro valorizzazione. Da quella pubblicazione, un patrimonio perduto e dimenticato è tornato di attualità: qualche associazione ha ideato dei tour turistici, alcuni proprietari privati hanno intrapreso importanti lavori di restauro e valorizzazione.
L’Amministrazione Morra ad aprile 2022 presentò alla Città un progetto pilota di valorizzazione, in sicurezza, del patrimonio ipogeo presente nel territorio comunale. Il cambio di Amministrazione sembra aver riportato nell’oblìo la valorizzazione delle grotte di Canosa. Del progetto pilota dell’Amministrazione Morra non si trova traccia nei più recenti atti comunali.
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3# L’IPOGEO DEL VIMINI DI CANOSA E IL SUO SORPRENDENTE CORREDO FUNERARIO
Il gradino più basso del podio è occupato dalla storia di un ipogeo scoperto il 21 marzo del 1980 che ha restituito un corredo funerario particolarmente interessante. Grande sorpresa destò presenza di elementi di materiale deperibile, come cuoio e vimini, tra questi una splendida treccia di vimini adagiata su un’olla daunia. “Quello che ci sorprese furono i “vimini” perfettamente conservati poiché la tomba era stata sigillata con l’argilla, quindi durante i secoli non penetrarono né aria né terriccio. Sapientemente intrecciati e, meraviglia, intatti, i “vimini” hanno forma circolare, diametro 9-10 cm. e sembrano dei sottobicchieri moderni.” (contributo di Mario Pazzano, restauratore del MARTA)
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2# UNA PRINCIPESSA DAUNIA A CANOSA NEL VI SEC. A.C.: LO SPLENDORE DEL SUO CORREDO FUNERARIO
Un altro importantissimo corredo funerario emerso da una tomba principesca di epoca Daunia, in contrada Toppicelli a Canosa. La storia del suo ritrovamento sembra provenire dalla trama di un film di Indiana Jones.
Nel 1989, in contrada Toppicelli lungo un ampio pianoro compreso tra il margine destro del fiume Ofanto e i rilievi collinari della città storica, le forze dell’ordine intercettarono alcuni tombaroli impegnati in uno scavo clandestino. Successivamente gli archeologi della Soprintendenza Archeologica della Puglia condussero un’approfondita indagine storico archeologica col recupero di un’importantissimo corredo funerario appartenuto ad una principessa Daunia.
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1# IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI CANOSA A “MAZZINI”: A FEBBRAIO 2024 IL VIA AI LAVORI
Non poteva essere diversamente, il primo posto è occupato da una notizia che intere generazioni di canosini sognavano da quasi un secolo: l’avvio dei lavori di riqualificazione dell’edificio “Mazzini” per poter accogliere in una sede prestigiosa il Museo di Canosa.
La nuova sede, decisamente più ampia di Palazzo Sinesi, consentirà di sviluppare il racconto della della storia della città, testimoniata da reperti unici, in spazi adeguati ed accessibili a tutti.
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Inizia, ora, il quarto anno di vita di Canusium Chronicles. Mi aspetta un anno impegnativo: replicare i risultati del 2023 mantenendo alto l’interesse dei lettori e la qualità dei post sarà l’obiettivo di questo nuovo anno. Un’altra sfida da cogliere e possibilmente vincere!
Sabino D’Aulisa © Canusium Chronicles 22 dicembre 2023

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