Così titolava La Gazzetta del Mezzogiorno un mio articolo del 22 luglio 2023.

  1. L’inizio della storia
  2. Oggi

L’inizio della storia

Scrivevo: “In questa torrida estate un mistero, al momento ancora irrisolto, avvolge Canosa. Sono “sparite” tutte le panchine presenti su Corso San Sabino. Qualche testimone racconta di averle viste passare, accatastate, sul rimorchio di un camion dirette verso una destinazione sconosciuta. Nessuna notizia sul sito istituzionale del Comune, né dà frutti la ricerca, sull’Albo Pretorio, di una Determinazione Dirigenziale che descriva le motivazioni dell’intervento e la spesa sostenuta.

In questo silenzio assordante si registra la voce dei soliti bene informati che raccontano di una sollecitazione degli esercenti di Corso San Sabino affinché l’Amministrazione Comunale si facesse carico del problema rappresentato dalla costante presenza di poche persone di origine straniera che occupavano alcune panchine, dopo il tramonto e sino a notte fonda, disturbando la quiete pubblica con schiamazzi, lasciando per terra bottiglie di birra, bicchieri di plastica e altri rifiuti.

Complessivamente sono state rimosse una ventina di panchine installate pochi anni fa, nel 2019, dall’Amministrazione Morra, in sostituzione delle sedute obsolete e danneggiate che “arredavano” Corso San Sabino. Panchine recenti, che non necessitavano di lavori di manutenzione straordinaria tali da rendere necessaria la rimozione per poterli eseguire.”

Il mio articolo su La Gazzetta del Mezzogiorno

A breve giro di posta risposero i consiglieri comunali di maggioranza sostenendo che “sono state rimosse (e saranno ricollocate nell’area che coinvolge il corso e la piazza antistante la cattedrale) per consentire l’attuazione del nuovo regolamento dei dehors, approvato “all’unanimità” dal consiglio comunale: maggioranza e minoranza! Infatti, tutti i consiglieri comunali hanno approvato la proposta dell’amministrazione, che prevede l’installazione dei dehors in corso San Sabino nell’asse centrale, lasciando libere le corsie laterali per il passeggio dei pedoni ed il transito dei mezzi di soccorso. Quindi le panchine dovevano essere rimosse.”

L’articolo de La Gazzetta del Mezzogiorno con la risposta dei consiglieri comunali di maggioranza

Chiamati in causa, i consiglieri di opposizione non fecero attendere il loro punto di vista. “Sebbene il regolamento dei dehors possa essere necessario per una gestione più organizzata degli spazi pubblici, le panchine rappresentano un’importante risorsa per i cittadini e dovrebbero essere gestite con attenzione e sensibilità. Le panchine di Corso San Sabino rappresentano un patrimonio pubblico a cui i cittadini hanno diritto di accedere senza essere costretti a consumare qualcosa a un bar per poter sedersi e riposare. 

La temporanea rimozione è stata una scelta unilaterale, e non possiamo accettare che i cittadini siano privati dei loro spazi di riposo e incontro senza alcun adeguato dialogo o consultazione. Una decisione che ha suscitato preoccupazioni tra i cittadini, e noi come consiglieri di opposizione abbiamo il dovere di rappresentare queste preoccupazioni e chiedere chiarezza riguardo alle motivazioni e alle conseguenze di tali misure.”

L’articolo de La Gazzetta del Mezzogiorno con la risposta dei consiglieri comunali di opposizione

Il risultato di tale valutazione politica della maggioranza fu che i cittadini che sceglievano Corso San Sabino per passare del tempo al calar del sole, per sedersi si arrangiavano con soluzioni di fortuna: fioriere, marciapiedi, scalini di ingresso alle abitazioni o con il fai da te portandosi le sedie da casa.

Oggi

ll dibattito si esaurì nel giro di tre giorni. Da allora nessuna novità e Corso San Sabino oggi si mostra in tutta la sua desolazione soprattutto al mattino e nel primo pomeriggio. Siamo ad aprile 2024, le giornate si sono allungate e il Corso inizia a rivivere ma delle panchine non vi è traccia nonostante le rassicurazioni dei consiglieri comunali di maggioranza. Il mistero continua. Anzi si infittisce. Nel silenzio delle opposizioni.

Sabino D’Aulisa © Canusium Chronicles 6 aprile 2024

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