Sabino Leone: 10 anni di ricerca per l’olio perfetto.

Tra i tanti eventi che affollano il calendario in ogni mese dell’anno, ho avuto la fortuna di partecipare alla celebrazione del decimo anniversario dell’azienda olearia Sabino Leone. Dieci anni di attività mirata alla ricerca dell’olio perfetto. 

Un evento organizzato nei minimi dettagli, dalla presentazione del percorso compiuto dall’azienda in questi 10 anni, alla proiezione delle diapositive che raccontavano in immagini i dieci anni di vita, al buffet, ideato e preparato da grandi chef del nostro territorio (Antonio Di Nunno, Pietro Zito, Kotaro Noda), con le varie declinazioni dell’olio di Sabino Leone protagonista delle preparazioni.

Un momento del buffet | © Olio Sabino Leone Fb

Nel racconto di questo primo traguardo mi ha colpito un aneddoto, più che un aneddoto una vera lezione di vita.

Il frantoio aziendale nasce il 2010, anni difficili con la crisi economica che morde. Già questa è una grande scommessa: un grande produttore olivicolo (circa 150 ettari) che rischia tutto per avviare la produzione di olio in proprio.

L’obiettivo? Detta così sembrerebbe una guasconata: produrre il migliore olio possibile, ma già nel 2013 il “Don Gioacchino” vince la medaglia d’oro nella categoria Fruttato Medio alla New York Olive Oil Competition.

Come l’azienda sia arrivata in così poco tempo a questi risultati lo ha raccontato Sabino Leone in una fresca sera ottobrina.

“Avevo vinto da qualche giorno il premio della Camera di Commercio di Bari per il miglior olio prodotto in Puglia, era il 2011, quando ricevetti la visita di uno dei più importanti guru italiani nella produzione di olio. Fu un incontro “complicato”: mi chiese se volessi accontentarmi di produrre il miglior olio di Puglia o se avessi l’ambizione di andare oltre, molto oltre, in quel caso avremmo dovuto rincontrarci. Mi lasciò il suo biglietto da visita e dopo aver visitato l’azienda andò via. Ci pensai su qualche giorno piuttosto interdetto, tra le righe mi aveva detto che facevo un buon olio ma non un olio eccezionale, poi lo chiamai. Ci incontrammo a Salerno, parlammo a lungo e da quel giorno ho rivoluzionato tutto il processo di produzione del mio olio.”

Da quel giorno, aggiungo, è stato un crescendo esplosivo: l’olio Sabino Leone ha vinto tutti i più importanti premi internazionali. Sarebbe troppo lungo citarli tutti basti ricordare che solo nel 2020 l’azienda ha conquistato il 2° posto nel ranking mondiale produttori (1° italiano al mondo) e il 2° posto nel ranking mondiale olii col Don Gioacchino (1° italiano al mondo) al World best olive oil 2019/2020.

Sul sito dell’azienda è possibile vedere tutti premi vinti dal 2013 ad oggi, e sono davvero tantissimi!

Il taglio della gigantesca torta con tutta la famiglia intorno ha concluso un evento che ha raccontato quali traguardi si possono raggiungere armonizzando l’innovazione con la tradizione.

La famiglia Leone con la torta del X anniversario | © Olio Sabino Leone Fb

Il futuro si chiama Nino e Maddalena, i due giovani figli di Sabino perfettamente inseriti nel sistema aziendale. L’entusiasmo e la passione che sprigionano quando parlano della loro azienda e dei processi produttivi sono la certezza che per i prossimi decenni l’Olio Sabino Leone continuerà a perseguire l’eccellenza.

13 ottobre 2020 | © Canusium Chronicles

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