Sono quasi terminati i lavori di sostituzione delle alberature presenti su via J. F. Kennedy e via Aurelio Saffi sino all’incrocio con via Balilla. I lavori hanno comportato l’eradicamento dei vecchi Prunus perlopiù malati e la piantumazione dei Cinnamomum Canfora.

“La decisione – spiega il prof. Francesco Lops, professore associato in patologia vegetale presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie dell’Università di Foggia, nonché assessore all’Agricoltura e Verde Pubblico del Comune di Canosa – è il risultato di un attento monitoraggio dello stato fitosanitario degli esemplari arborei che costituivano il viale. L’indagine evidenziava che gran parte degli esemplari erano affetti da gravi manifestazioni di deperimento oltre alla presenza di diverse piante già morte. Erano evidenti anche fenomeni di carie del legno, una patologia degli alberi molto grave che porta a un processo di degradazione del parenchima legnoso con formazione di cavità sul tronco. Diverse piante al taglio hanno presentato segni subdoli al colletto che sicuramente intaccavano le radici, riducendo con gli anni la stabilità meccanica delle stesse facendole diventare un pericolo per le persone e le cose. Altre ancora presentavano sintomi ben visibili sul tronco: iperplasie di diverse dimensioni, strutture isolate o gregarie. Queste manifestazioni portano al disseccamento delle parti legnose. Alcuni, esemplari presentavano processi dinamici d’inclinazione del fusto.“

Appurato lo stato fitosanitario degli alberi esistenti e decisa la loro sostituzione, la scelta è caduta sul Cinnamomum Canfora.

“Occorre premettere – spiega ancora il prof. Lops – che nella scelta delle specie da impiantare si cercano essenze particolarmente decorative, previlegiando quelle a rapido accrescimento e longeve. L’albero della canfora (Cinnamomum Canfora), estremamente longevo per il suo fogliame sempreverde e profumato, è uno degli alberi decorativi più apprezzati: è spesso usato come pianta da ombra. È una pianta rustica, tollerante alla siccità e resistente agli attacchi dei patogeni e parassiti. Inoltre, come essenza arborea ottenuta per seme è dotata di un apparato radicale fittonante che si sviluppa in profondità e non in superficie e invadente. Tutte caratteristiche che rendono l’albero della canfora esteticamente valido e funzionale. In passato dall’albero di canfora veniva estratto un olio impiegato nel campo dell’erboristeria e per allontanare insetti fastidiosi (caratteristica che potrebbe tornare utile per gli ambienti antropizzati).“

Con opportune potature l’albero della canfora può mantenere altezze non invasive, ma, grazie alla sua importante crescita in altezza e alla rigogliosa “chioma”, questo albero può essere anche usato nei progetti di forestazione urbana in virtù della sua capacità di stoccaggio di CO2 ed abbattimento degli inquinanti. Qui sotto due tabelle riassuntive di queste capacità riferite al singolo albero.

Il termine “forestazione urbana” deriva dall’inglese “urban forestry”, una disciplina che si occupa dello studio e dello sviluppo del verde nelle aree urbane. Molti progetti di forestazione urbana sono nati nei primi anni di questo secolo negli Stati Uniti e progressivamente hanno preso piede in Europa ed in Italia: se ne parla qui. Il più rinomato progetto in Italia è il “Bosco verticale” di Milano progettato dallo Studio Boeri Associati, uno degli studi di architettura italiani più impegnati su questo tema. Un tema particolarmente sentito in quanto tutti gli studi condotti sull’inquinamento globale e sul surriscaldamento del Pianeta concordano sulla responsabilità delle città nell’emissione globale di circa il 70% di CO2. In virtù di questi studi sono nati e stanno nascendo numerosi progetti di forestazione urbana e anche in Italia le cose iniziano a muoversi. Qui si parla di “Prato Urban Jungle” il più importante progetto in via di realizzazione in Italia, a Prato, cofinanziato dalla Comunità Europea.

Con la piantumazione dei Cinnamonum Canfora su via Kennedy e via Saffi, considerando prolungamento delle alberature esistenti su via Falcone ed il nuovo progetto di riqualificazione funzionale e sostenibile di Via Giovanni Falcone e via La Malfa (se ne parla qui) si potrebbe immaginare un corridoio verde contornato da piante di alto fusto ed ombreggianti che attraverserebbe la dorsale est-ovest della città, caratterizzata da un’elevata concentrazione di traffico veicolare. Si creerebbe così un embrione di forestazione urbana con grandi benefici in termini di miglioramento della qualità dell’aria e di riduzione delle temperature al suolo. Un’idea sicuramente di grande impatto che potrebbe essere sostenuta anche dalle associazioni ambientaliste presenti a Canosa.

27 novembre 2020 | © Canusium Chronicles