Il 1° marzo 1973 fu pubblicato negli Stati Uniti “The Dark Side of the Moon” l’ottavo album dei Pink Floyd: il disco dell’immortalità. La pubblicazione in Inghilterra è del 23 marzo successivo. Da allora The Dark Side… ha venduto tra i 50 e i 60 milioni di copie: il terzo album più venduto di sempre dopo “Thriller” di Michael Jackson e “Back in Black” degli AC/DC.

Quando uscì, il disco mantenne la prima posizione nella chart di Billboard per una sola settimana ma poi rimase nella hit 200 per 14 anni (741 settimane). Per la sua elevatissima qualità sonora è stato il disco più acquistato da audiofili e fonici di tutto il mondo per testare i suoni dei più sofisticati impianti audio.  I Pink Floyd usarono alcune delle tecniche di registrazione più avanzate dell’epoca e per la prima volta la band si avvalse di un ingegnere del suono: la scelta cadde su Alan Parson che già aveva lavorato con i Beatles ed in seguito ebbe un grande carriera solista. Ancora oggi è il vinile più acquistato superando di gran lunga le produzioni odierne.

A differenza degli album precedenti e del successivo “Wish You Were Here” l’album impone una nuova dimensione sonora lasciando da parte le lunghe suite per concentrarsi su una forma canzone di lunghezza più breve dando più spazio ai testi. Ne furono tratti due singoli: Money/ Any Colour You Like e Time/Us and Them.

Il disco si apre con un battito cardiaco cui si aggiungeranno altri suoni: il ticchettio di un orologio, un registratore di cassa. Diffuso è l’utilizzo di rumori d’ambiente, nonché di frammenti parlati. Alan Parsons contribuì attivamente ad alcuni degli aspetti sonori più innovativi e furono molto usati sintetizzatori analogici ormai amatissimi dai protagonisti del rock progressivo.

Il lato A si chiude con un brano che diventerà uno dei pezzi più famosi del disco: The Great Gig in the Sky. Il brano parte con un arpeggio di piano che lascia spazio ai gorgheggi di Clare Torry, una turnista chiamata da Alan Parsons che le suggerì di improvvisare. Anni dopo, nel 2004, la cantante dovette avviare una causa milionaria contro la band per veder riconosciuti i suoi diritti sul brano.

Il suono di un registratore di cassa, rumori d’ambiente che passano da un canale all’altro: è l’intro di Money, l’apertura del lato B. Un altro dei brani che contribuiranno al successo di The Dark Side of the Moon: un brano sull’avidità e il consumismo.

“Soldi, sono benzina
Afferra i contanti con entrambe le mani
E mettili da parte
Macchina nuova, caviale, un sogno a occhi aperti a quattro stelle
Penso che mi comprerò una squadra di calcio.”

“Soldi, è un crimine
Condividili equamente ma non prenderti una fetta della torta
Soldi, così dicono
È la radice di ogni male, oggi
Ma se chiedi un aumento non c’è da sorprendersi se non te ne danno.”

Us and Them risale al 1969 quando Richard Wright compose le parti di pianoforte che avrebbero dovuto far parte della colonna sonora di un film di Michelangelo Antonioni. Non se ne fece poi più nulla ed i Pink Floyd la ripresero tre anni più tardi per completarla ed inserirla nel disco.

Un delicato arpeggio di chitarra introduce Brain Damage: è l’ultimo brano interamente cantato composto dai Pink Floyd. Il testo si concentra sulla follia che è più o meno presente in ognuno di noi. Sembra scontato il richiamo alle vicende di Syd Barret, storico fondatore della band uscitone in seguito a seri problemi mentali.

«Il pazzoide è nella mia testa
Il pazzoide è nella mia testa
Tu alzi la lama, effettui la modifica
Tu mi riaggiusti finché non son sano
Tu chiudi la porta
E butti via la chiave
C’è qualcuno nella mia testa, ma non son io.
E se la nuvola scoppia, un tuono nelle tue orecchie
Tu urli e nessuno pare sentirti
E se il gruppo in cui sei inizia a suonare melodie differenti
Io ti vedrò sul lato oscuro della luna.»

Due anni più tardi nel 1975 i Pink Floyd pubblicarono Wish You Were Here, con il tributo a Syd Barret: Shine on you Crazy Diamond. Fu un successo immediato tanto che la EMI non riusciva a stampare copie sufficienti per soddisfare la domanda. Seguirono Animals (1977) e The Wall (1979) il doppio album più venduto della storia. Con questi album la band inglese lasciò in eredità agli anni ’70 del secolo scorso una messe di musica resterà nella storia del rock.

Sabino D’Aulisa © Canusium Chronicles 1 marzo 2023

Edizione originale del 1973

Lato A

  1. Speak to Me – 1:30
  2. Breathe – 2:43 
  3. On the Run – 3:30
  4. Time + Breathe (Reprise) – 6:53 
  5. The Great Gig in the Sky – 4:15 

Lato B

  1. Money – 6:30 
  2. Us and Them – 7:49 
  3. Any Colour You Like – 3:24 
  4. Brain Damage – 3:50 
  5. Eclipse – 1:45 
Canusium Chronicles 2

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Una risposta a “The Dark Side of the Moon, l’album che ha reso immortali I Pink Floyd, compie 50 anni.”

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